Fr. Gianni, missionario a Mauritius

Fr. Gianni Losio, nato nel 1957, di Rezzato (BS) è entrato in convento a 20 anni nel 1977.        È sacerdote dal 1989 e in missione dal 1992, prima in Madagascar e dal 1998 a Mauritius. Mauritius fa parte della Provincia S. Francesco di Nairobi e da dieci anni dipende dalla Custodia Francescana del Madagascar. 

Ho sentito la chiamata alla missione quando, nel febbraio del 1991, fr. Pietro Turati di Rezzato-Virle fu ucciso in Somalia.                                                                                            Presentata la domanda al Ministro Provinciale per essere mandato in Somalia, dovetti aspettare un anno e mezzo per avere risposta, ma la destinazione fu il Madagascar, dove per sei anni ho prestato servizio soprattutto nelle case di formazione. 

Nel Capitolo Provinciale di Nairobi nel 1997 ci fu la richiesta di aiuto da parte dei frati di Mauritius e il Ministro Provinciale mi chiese se fossi disponibile. Così dal novembre 1998 sono su quest’isola nell’Oceano Indiano. La mia non è una missione tradizionale, ma la nostra presenza come frati è di supporto alla Diocesi, seppure con il nostro carisma francescano. Siamo solo tre frati a Mauritius (io, un mauriziano e un malgascio). Viviamo in due comunità e ci ritroviamo quando possibile. 

L’isola di Mauritius conta circa 1.300.000 abitanti dei quali il 60% sono Indù, il 20 % Cattolici e un altro 20% Musulmani.                                                                                                    La Diocesi di Port Luis ha 47 parrocchie. I rapporti con le altre religioni sono abbastanza buoni. Mauritius è indipendente dal 1968 e repubblica dal 1992. C’è un Parlamento, ma non il Senato. Le elezioni avvengono ogni cinque anni. Il Paese ha avuto un boom economico negli anni ’80 con il turismo, la produzione tessile per l’estero e l’industria dello zucchero. Di queste tre colonne è rimasto solo il turismo che sta lentamente riprendendo dopo la pandemia. 

Il mio servizio è sempre stato in parrocchia: nelle prime due come vicario parrocchiale e dal 2016 come parroco. La parrocchia della quale sono parroco si chiama Chamarel, si trova a sud-ovest dell’isola e comprende 4 paesini con un totale di circa 2500 cattolici. La sede principale è a 300 metri di altitudine, mentre tre comunità sono sulla costa. Abbiamo un solo Consiglio Pastorale, un solo Consiglio per gli affari economici e quattro gruppi di catechisti. Oltre alle Messe feriali celebro due Messe prefestive e due festive. La partecipazione dei fedeli normalmente è del 20%, ma nelle principali festività è molto alta. 

In quanto parroco seguo tutte le attività pastorali, ma non abbiamo grandi strutture, come ad esempio gli oratori o sale parrocchiale.                                                                      Una grande sfida è l’educazione di bambini e giovani, ma non sempre le famiglie ne comprendono l’importanza, soprattutto negli ambienti più poveri.                                    Nella Parrocchia abbiamo due scuole elementari cattoliche nelle quali il parroco svolge la funzione di manager, cioè colui che si occupa dei rapporti con il personale, con gli alunni e con le famiglie, inoltre deve trovare i fondi per la manutenzione dell’edificio. Un’altra sfida è la gestione della Caritas attraverso la quale si accompagnano le famiglie che si trovano in stato di necessità, passando da una situazione di assistenzialismo ad assumere delle responsabilità per lo sviluppo della famiglia stessa. In questo settore la Caritas Nazionale ha molti progetti, ad esempio la promozione di allevamenti di galline ovaiole per le necessità familiari e per la vendita, il sostegno ai pescatori per l’acquisto di attrezzature, nonché la formazione degli stessi per imparare nuove tecniche di pesca. Gli aiuti vengono concessi dopo una ponderata valutazione per capire se i progetti sono sostenibili economicamente, ma anche dal punto di vista ecologico. 

Ringrazio il Signore perché mi ha dato la possibilità di vivere la missione che mi ha affidato con la gente di Mauritius condividendo il dono della fede in semplicità e letizia come ci ha insegnato san Francesco. 

                                                                                                                                        Vostro fr. Gianni