
Primavera di Vita Serafica
Il 1929 è la data d’inizio pubblicazioni del giornalino.
Dal 1946 diventa strumento missionario e vocazionale della ex Provincia dei Frati Minori dell’Emilia Romagna.
Sono sostenute e raccontate missioni in Giappone, Formosa, Argentina, Congo, Terra Santa, Albania, Papua Nuova Guinea.
Oggi continua ad essere il notiziario delle Missioni Francescane con commento ai fatti del giorno e del volontariato missionario.
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Con i poveri nel silenzio di Dio
La pubblicazione è dovuta all’attrazione che Rossella ha sentito provenire dalla figura dello zio p. Venanzio missionario per 50 anni nella periferia di Buones Aires. La visita dopo la sua morte al quartiere che lo aveva visto vivere da povero, in mezzo a gente promiscua proveniente dai paesi europei dilaniati dalle guerre del XX secolo per rifarsi una vita, non è stata caratterizzata dal fare foto, ma dagli incontri con coloro che lo avevano conosciuto, ricevendo da lui ascolto, parole di incoraggiamento ed esempio di vita. Ne ha raccolto le testimonianze e ha sentito il dovere morale di parteciparle agli altri. Gli episodi narrati ci offrono la possibilità di osservare un missionario, p. Venanzio, nel suo modo di essere frate e sacerdote in mezzo a gente a cui non si poteva chiedere, ma solo donare.

Laici in missione
Le testimonianze riportate sono stralci di diari, testi di lettere e di e-mail, di giovani e adulti che dopo un corso di formazione alla missione, nella modalità religiosa e cristiana, hanno sperimentato una breve o lunga esperienza di visita o di servizio presso una giovane chiesa ove sono presenti alcuni missionari francescani. Coloro che sono partiti sono stati toccati dai luoghi e soprattutto dalle persone incontrate: queste con il loro modo di vivere e le loro domande hanno come messo in discussione la presenza e il servizio dei volontari. In molti sono partiti con l’idea di dare e invece è stato più quello che hanno ricevuto: questi scritti aiutano a mettere nella giusta proporzione ciò che conta nella vita.

Il sapore del vangelo nella Terra delle Aquile
Padre Flavio Cavallini, frate minore originario di Verona, come missionario dà testimonianza del Vangelo dal 1993 in Albania. Il testo riporta il diario di tre giorni sulle Alpi albanesi poco dopo la fine di una delle dittature più feroci del ‘900 che si era proposta di sradicare anche solo il ricordo della fede cristiana. Il viaggio si rivela una scoperta della fede dei semplici, capace di resistere ad ogni tempesta e di plasmare il loro cuore, così da convincerlo a fidarsi della provvidenza di Dio. L’autore, Marcel Hila, fu l’accompagnatore e interprete di p. Flavio da pochi mesi presente come missionario. La forza del testo sta nella modalità del racconto: la cronaca coinvolge e appassiona, diventa ricordo storico di persone e di fatti, questi ultimi sono riletti nella fede in Cristo e nella vita della Chiesa.

El Puriskiri - ricordi
In questo libro fr. Floriano si fa presente con “Semplici Ricordi”, del suo andare per le strade di Bolivia e del mondo, per i sentieri della vita, ricordi dei suoi incontri, del suo ricco interscambio personale, del dare e ricevere gratuitamente, di quello che, con l’andare del tempo, fa di noi quello che siamo.
Annota lui stesso nel Prologo: “Lo scrittore scrive per chi lo legge, però a me sembra che, nello scrivere, io sto restituendo, seppure in parte, il molto che ho ricevuto. Dedico perciò questi «ricordi» a tutte le persone che mi hanno accompagnato in qualche tratto del cammino” (p. 7).
Fr. Floriano riconosce tranquillamente i suoi fallimenti, i fraintendimenti, i progetti inconclusi. Lui ha il cuore già riconciliato con se stesso e con Dio.
I mesi nei quali fr. Floriano compone il suo libro è il tempo in cui uno riconsidera la vita dalla soglia del suo finire.
Parte per la Bolivia da Genova il 14 marzo del 1975 (giorno del suo 27° compleanno). Torna in Italia nel dicembre del 2005. Arriva alla Casa del Padre nella sera del 2 dicembre del 2010, con poco più di 63 anni.
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