Fin da bambino attendevo con gioia l’arrivo dell’estate, le lunghe giornate in compagnia dei cuginetti e degli zii che facevano visita alla mia famiglia e a volte arrivava anche la graditissima visita di un frate missionario da El Salvador e Guatemala. Era l’occasione per radunarci tutti, al calar del sole, sotto il vecchio porticato per vedere dei brevi filmati super-otto delle attività missionarie dello zio missionario padre Ilario e dei suoi confratelli in America Centrale. E così la mia mente viaggiava facendo nascere fin da subito il desiderio di conoscere e visitare quei luoghi. E così è stato! Ho avuto varie opportunità di
visitare la missione in Centro America, già da studente di teologia e poi da sacerdote, e come parroco ho sempre favorito le iniziative missionarie.
Da qualche anno i miei superiori mi hanno incaricato di animare le giornate missionarie in Emilia Romagna, in particolare a Milano Marittima dove per tradizione si organizza il mercatino missionario in due weekend e un giorno anche al bagno Kontiki (in un bagno) al lido di Savio dove annualmente si rivedono i turisti del mare che sempre dimostrano il loro affetto e stima per le opere che svolgono i missionari francescani. Anche a Parma e a Piacenza ho riscontrato l’importanza dei mercatini come momento per incontrare tante persone e famiglie che scoprono quanto possono fare di concreto, pur in lontananza, non solo per una missione ma per le varie missioni della provincia francescana del nord Italia.
I frati minori del nord Italia, infatti, sono presenti con vari progetti in Guatemala, Perù, Bolivia, Marocco, Senegal, Guinea-Bissau, Congo Brazzaville, Gibuti, Burundi, Tanzania,
Papua Nuova Guinea, Russia, Ucraina e non manca la perla delle missioni: la Terra Santa.
È fondamentale far conoscere queste realtà per sostenere queste popolazioni sia dal punto di vista della pastorale che della formazione scolastica, lavorativa e dell’impegno
sanitario. L’impegno dei missionari è volto a questo e chi ha avuto occasione di conoscere in prima persona il mondo missionario, sente nel cuore il desiderio di collaborare assieme ai frati, promuovendo l’informazione, la testimonianza e organizzando varie iniziative di partecipazione, come l’accostarsi ai mercatini.
In questi ultimi anni ho sperimentato quanto sia importante la presenza e la parola del missionario: in queste giornate missionarie, si passa dal vangelo proclamato al vangelo concretamente vissuto dei francescani in terra di missione.
Grazie all’impegno dei volontari che si prodigano per organizzare il mercatino, al termine della messa spesso ci si ritrova là attorno. È l’occasione questa, non solo per procurarsi un ricordo della giornata, comperando qualche oggetto esotico, ma è anche occasione per un dialogo, un confronto, un approfondimento su quanto emerso nell’omelia, dove il tempo a disposizione non supera mai i quindici minuti. Molti, infatti, chiedono informazioni sui singoli missionari, sulla loro attività, sul progetto delle adozioni a distanza e sulle difficoltà che si incontrano in queste terre di missione. A volte è occasione
solo per un saluto, ma tutto aiuta a creare un senso di accoglienza e di partecipazione perché ciascuno sente di aver preso contatto fattivamente con il mondo missionario.
fra Adriano Contran