Ucraina, un anno dopo

È trascorso già un anno da quando la guerra si è abbattuta sull’Ucraina, trascinandola in un vortice di terrore e morte, costringendo alla fuga gran parte della popolazione.    La presenza dei nostri frati,  non è mai venuta meno in questo tempo, garantendo ogni tipo di sostegno possibile al popolo sopraffatto da questi tragici eventi.

“Ho avuto modo di visitare i nostri conventi e case in Ucraina”. Sono le parole di fr. Massimo Fusarelli, Ministro Generale, in occasione dell’anniversario del conflitto in Ucraina. “Ho incontrato i nostri frati e le persone rifugiate presso le nostre strutture, dove diverse famiglie e bambini mi hanno raccontato le profonde ferite che questo conflitto sta lasciando nei loro cuori e nelle loro vite. Come Ordine dei frati francescani minori, continuiamo a rimanere al fianco della popolazione locale, mostrando segni di umanità in un contesto divenuto disumano. Prosegue il Ministro: “Sul fronte delle attività concrete, molti sono i progetti avviati e realizzati; di ciò sono grato alla nostra famiglia di benefattori. Tutti i fondi ricevuti sono stati inviati in Ucraina e nei Paesi limitrofi, per sostenere anche i migranti e i rifugiati”. 

I Frati minori sono presenti in Ucraina con 16 conventi e 65 frati che operano in 54 parrocchie, alcune delle quali si trovano in zone già cadute sotto il controllo dell’esercito russo. Stanno lavorando in modo coraggioso per ridare speranza agli uomini, alle donne e ai bambini dell’Ucraina, portando cibo, medicine e offrendo riparo ai rifugiati che vivono questa tragedia. 

È stato possibile l’avvio di 25 programmi sociali di aiuto alla popolazione, per un totale di poco superiore ai 600 mila euro, spesi per progetti di primo aiuto, assistenza e accoglienza dei profughi (in Italia e in Ucraina), la sistemazione di impianti di acqua potabile, l’apertura di spazi ricreativi per i bambini e la fornitura di generatori elettrici e gas per famiglie.  

“Con i frati più giovani abbiamo avviato un progetto di carità a sostegno delle famiglie di rifugiati che hanno bisogno di tutto.Carichiamo i nostri pulmini e consegniamo i beni di prima necessità. Ci rechiamo in zone di conflitto, anche nei territori parzialmente occupati, rischiando la vita”. Queste le parole di fr. Cristian Kryvakivskyy, OFM, che aggiunge: “Vogliamo stare accanto alle persone e lo facciamo da un anno. Preghiamo e aiutiamo, preghiamo aiutando”. 

Molte persone ancora oggi, in Ucraina, stanno affrontando fame, privazione della casa e tutto ciò che comporta la condizione di profughi, mentre questa orribile guerra continua a infuriare. “Moltissime le sfide che ci attendono, i programmi e le persone che sperano in un sostegno”; così fr. Massimo Fusarelli, che prosegue: “Grazie ad ognuno dei nostri benefattori per averci permesso di sostenere il popolo ucraino.